Diaedro
installazione realizzata da Luigi Russo
Ho sviluppato una particolare forma espositiva per foto diapositive il DIA-EDRO, un solido che si evolve spazialmente trasformando la diapositiva da oggetto bidimensionale a tridimensionale con autonomia espositiva.
“Dia-edro” è un’installazione artistica innovativa che cattura l’attenzione con la sua struttura tridimensionale unica e affascinante.
Il termine “Dia-edro” richiama immediatamente alla mente l’idea di un poliedro, una figura geometrica tridimensionale, che in questo caso si arricchisce di un ulteriore significato grazie all’uso delle diapositive. Ogni faccia del cubo presenta una finestra su mondi differenti, rappresentando la complessità e la varietà dell’esperienza umana e della percezione visiva. L’interazione della luce con le diapositive crea un gioco di immagini che affascina lo spettatore invitandolo a muoversi attorno all’opera e a esplorare ogni dettaglio.
La struttura del diaedro è realizzata con materiali leggeri e resistenti, conferendo all’opera una sensazione di leggerezza e contemporaneità. L’installazione è realizzata utilizzando fotografie autentiche, accuratamente selezionate e disposte su una struttura trasparente dopo essere state trattate con una speciale vernice trasparente che le protegge. Il Dia-edro è illuminato internamente, permettendo alla luce di filtrare attraverso le immagini e proiettare un caleidoscopio di colori e forme nello spazio circostante. Questo utilizzo innovativo della fotografia e della luce sottolinea la natura temporale e transitoria delle immagini catturate, evocando un senso di nostalgia e memoria.
L’opera è stata esposta nel 2023 e 2024, ricevendo ampi consensi per la sua capacità di trasformare un medium tradizionale come la diapositiva in una forma d’arte contemporanea immersiva. L’installazione offre un’esperienza multisensoriale, invitando il pubblico a riflettere sulla relazione tra luce, spazio e tempo.
“Dia-edro” è una nuova idea di scultura\installazione realizzata da Luigi Russo mediante l’uso di vecchie diapositive. L’artista –fotografo lo definisce “un solido emozionale”. Si tratta infatti di un oggetto che ingloba molteplici elementi, sia di carattere fisico che mentale, per dare vita a un qualcosa di nuovo e insieme di storico, a un qualcosa di intimo, ma allo stesso tempo condivisibile a livello socio-culturale allargato. Si tratta di un poliedro i cui lati sono realizzati con diapositive scattate da Luigi Russo negli anni. Ogni singola installazione, grazie alla fonte di luce che la illumina dall’interno, svolge un racconto. I soggetti delle singole diapositive si combinano tra loro seguendo assonanze e dissonanze, rimescolati, riletti, riutilizzati, riciclati. Ne esce un nuovo mondo, fatto di frammenti di storia personale, di storia naturale, di accadimenti. L’artista sembra intento a riprogettare il passato, dando forme e nuovi sensi compiuti all’unico segmento di tempo che nella realtà possediamo, appunto il passato. Ma lo fa anche diventare un eterno presente investendolo della consapevolezza che l’essere stati, l’essere e il diventare possono far parte dell’unica dimensione dell’esserci.
Il “Dia-edro” rappresenta un’ode alla fotografia analogica e alla sua capacità di catturare momenti effimeri e renderli eterni. Attraverso l’uso creativo della luce e della geometria, l’opera trasforma il modo in cui vediamo e percepiamo le immagini, offrendo un’esperienza visiva unica e stimolante. Grazie alla sua combinazione di materiali riciclati e design contemporaneo, questa scultura dona nuova vita alle diapositive e può essere annoverata tra le opere “sostenibili”.
Francesca Pietracci
